Rif. Cesare Battisti

Pianoro della Gazza - 1265 m

 

 Itinerario n.105

 

Itinerario molto frequentato e interessante, che si svolge fra le Torri lungo i Vai del Fumante. La prima e l'ultima parte sono costituite da percorsi escursionistici più o meno impegnativi. Quella centrale è un vero e proprio sentiero alpinistico entro il Vajo Scuro attrezzato con mezzi fissi di sicurezza, che non presenta particolari difficoltà; esso non è comunque accessibile a chi è sprovveduto, e va in ogni caso affrontato con attenzione e prudenza.

Si parte dal rif. Battisti alla Gazza prendendo verso Nord in discesa la rotabile che sale da Recoaro e la si segue fino al primo tornante. Di qui inizia, sempre in direzione Nord, la mulattiera che porta alla vicina Malga Lorecche (m 1280 c., ore 0.15) alla cui altezza si stacca sulla sinistra l'it. 113. Si prosegue per una costa prativa in leggera salita, fin dove essa scende sul ghiaione, fino a raggiungere il bivio da cui prende avvio a sinistra l'it. 114 per il Passo di Pelagatta. Traversate le ghiaie del Vaio Pelagatta e tenendo sempre a sinistra, rimontato sull'opposta sponda il bosco delle Ghimbalte, si esce nell'accidentato Vajo omonimo. Lo si risale dapprima al centro, poi sulla destra, e, dove esso si biforca, si continua faticosamente lungo il suo ramo destro (sinistra idrografica) per scavalcarne il fianco e riprendere a salire con qualche serpentina per erto pendio erboso che porta alla Selletta delle Poe, contraddistinta da crocefisso di legno. Si continua per pochi metri a salire l'opposto lato, fino a lambire una liscia e grigia paretina che si supera a destra e, aggirato il costone, si penetra infine nell'incassato Vajo Lovaraste, interessato ultimamente da una frana che ne pregiudica l'accesso (m 1550 c., ore 1.50). Lo si segue in discesa per breve tratto attrezzato e poi, aggirando sulla sinistra lungo una lista erbosa l'incombente Lontelovere, si perviene facilmente sul fondo dell'ampio Vajo dei Lazocli, che si può percorrere direttamente dal basso. Per massi e roccette lo si risale nel centro fino a toccare la base del Torrione Recoaro(ore 2.00) giusto dove esso, con la gigantesca struttura dello spigolo Sud, divide il Vajo in due rami. Lasciato sulla sinistra (destra idrografica) il Vajo del Bisele, si sale verso l'orrido e angusto Vajo Scuro, chiuso tra la muraglia Est del Torrione e la scabra fiancata Ovest della Punta delle Losche.

L'inizio è caratterizzato da una buia spaccatura verticale preceduta da un gradino lievemente strapiombante; due cavi metallici e ottimi appigli ne facilitano il superamento e l'uscita. Altri lisci gradoni e massi si vincono senza grande difficoltà grazie all'ausilio di varie corde fisse, fino a raggiungere il franoso diedro terminale del Vajo, pure munito di corda fissa, che sbuca alla Forcella Bassa. Di qui il sentierino traversa in quota, entra in una spaccatura sbarrata da macigni sovrapposti e incastrati, che si vincono per la paretina di destra e per una successiva cengetta. Raggiunta la sommità della spaccatura, ci si cala per una strettoia dalla quale una fune permette di approdare in un canalino detritico. Per terriccio, erba e una cengetta spiovente, che richiedono attenzione, si traversa quindi a sinistra un ripido pendio, pervenendo a pochi passi dalla Porta dell'Inferno. Risalito a sinistra uno scosceso pendio ghiaioso che porta alla Forcella della Scala (m 1850 c., ore 3.00), punto più alto toccato dal percorso, si inizia subito la discesa portandosi a sinistra. Traversando un tratto del Giaron della Scala ci si immette nell'it. 6 proveniente da Campogrosso e diretto al rif. Scalorbi. Di qui fino a Campogrosso si procede in congiunzione con esso calando lungo le ripide serpentine fino all'altezza delle Guglie GEI. Qui si traversa sulla destra il Giaron della Scala, fino a imboccare una spaccatura nella roccia e si scende poi verso la Sella del Rotolòn (m 1523, ore 3.45), dove il percorso si congiunge con l'it. 7.

Seguendolo a ritroso si perviene prima al Passo delle Buse Scure (m 1475) (di qui prende avvio a destra l'it. 33 per il rif. Battisti) e poi alla rotabile che viene da Campogrosso. Per la strada, prendendo verso Est, si giunge in breve al rif. di Campogrosso (m 1456, ore 4.15).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Webcam

Webcam installata sul Rifugio.

Vista: Monte Fumante.

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